MARZANI REVERSE: bollicine d’anarchia!

23 dicembre 2014  |  di Piero Careddu

MARZANI Reverse 2002

Metodo Classico

Deidda Vini – Simaxis – Sardegna

Mi piace tutto quello che fa cadere i muri dello scontato, che è  un attentato alle certezze della routine, che è un dito medio rivolto a chi predilige la finta tranquillità del quotidiano programmato. Questo Spumante a Metodo Classico di Giampiero Deidda da Simaxis è anarchia, rimescolamento di carte, schiaffo al palato che ti sveglia e ti fa pensare.

L’uomo utilizza tre uve: un cannonau sul quale procede con una tradizionale vinificazione in bianco; una vernaccia e un nuragus, che insieme formano il settanta percento della massa da spumantizzare, che fermentano per molti mesi con lieviti filmogeni in contenitori scolmi. Il resto è la lavorazione del Metodo Classico, con il vino che sosta per 10 anni sui lieviti (!!!)  fino alla sboccatura. Se avete dei palati fighetti abituati allo Spumante nordico perfettino, lasciate perdere questa bottglia! Se siete invece dei curiosi che amano le cose diverse allora vi troverete davanti  ad un vino giallo paglia e oro, brillante e con un perlage di ottima fattura. Naso sorprendentemente complesso con note di piacevole ossidazione che, nei minuti successivi all’apertura della bottiglia, virano verso toni di affumicato. Su questa base di terziari riconosciamo mele cotte, cannella, crosta di pane raffermo. In bocca è largo e rotondo con l’acidità ancora viva e dialogante e una sapidità decisa e determinante. Lungo e avvolgente ammalia e seduce sorso dopo sorso per questo suo carattere zingaro e fuori da ogni schema.  A Tavola potrebbe essere capace di reggere tutte le portate della nostra cucina a partire da zuppe di conchiglie, sapidi prosciutti artigianali, paste fresche con sughi piccanti di mare, zuppe di pesce, tonno alla griglia, formaggi a crosta fiorita. Complimenti sinceri a Giampiero per coraggio e bravura.

2 Commenti a “MARZANI REVERSE: bollicine d’anarchia!”

  1. Jaime Severi scrive:

    È un vero piacere leggere una descrizione così dettagliata e poetica, nei confronti di un metodo classico che mi ha stupito ed emozionato allo stesso tempo.
    Penso che il Reverse di Deidda sia un prodotto più unico che raro, mi ha colpito principalmente la sua complessità, note grumate che si fanno strada tra quelle ossidative. In bocca il tutto può dare la parvenza di squilibrio ma, come dice Piero, bisogna più che altro uscire dagli schemi! Ultima e poi concludo, l’acidità e il perlage del Reverse non fanno invidia nemmeno ai più grandi champagne.
    J.

  2. Piero Careddu scrive:

    Grazie Jaime per il commento e soprattutto per avermi fatto conoscere un vino così interessante.

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