Argiolas 2 / Franco e la vigna

23 aprile 2008  |  di Piero Careddu

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Alla fine della lezione, scaricata la tensione, avevo bisogno di accendere un tabacco buono e l’ho fatto immediatamente; dopo aver salutato tutti i corsisti e aver scambiato numeri di cellulare, mail e biglietti da visita mi sono seduto in un angolo a godermi il calare della sera, lasciando l’ingrato compito dello sbarazzare al viavai indaffarato di tutti gliimmagine-001.jpg altri;immagine-005.jpg Franco Argiolas, l’unico della famiglia che non avevo ancora salutato mi appare all ‘improvviso, mi saluta e si scusa per non essersi fatto vedere in tutto il giorno. – “Ormai ho lasciato campo libero alle figlie… Le pubbliche relazioni le seguono loro ed è giusto che sia così! I ristoratori sono tutti cari amici ma, dopo 40 anni passati a girare ristoranti, oggi non ne ho più voglia; preferisco seguire la vigna e qualche volta mi accontento di due uova fritte o di un pezzo di carne cotta davanti al fuoco”. Lo guardo e mi viene da fargli una domanda che non lo ha spiazzato affatto, anzi sembrava ringraziarmi tacitamente, quasi aspettasse da tempo l’occasione per poter parlare con qualcuno di questo argomento; volevo sapere cosa pensa un grande produttore delle forme di agricoltura “estreme”, tipo la biodinamica, che puntano ad un rispetto totale della terra e dei cicli naturali. Taribari è una tribuna aperta a quasi tutti i pareri e le posizioni; riporto sinteticamente il parere di Franco Argiolas: – “Piero caro, se hai un forte mal di testa devi prendere una pastiglia; ci sono pastiglie e pastiglie; certe te lo fanno passare ma ti fanno male allo stomaco e al fegato, altre te lo fanno passare senza grossi danni… C’è troppa gente che si spaccia per biologica ma io non ci credo! Ci sono momenti dove è impossibile non intervenire anche se in maniera leggera, specie in annate dove certe malattie si presentano in modo particolarmente invasivo…Il vero problema è la scelta del prodotto chimico: esistono preparati costosissimi ma biodegradabili al 100% che non nuocciono ne alle persone ne al terreno; altre sostanze aggressive a basso costo, e purtroppo autorizzate dalla legge, devastanti per il terreno e per la salute.
A noi piace fare il vino pensando anche alla salute di chi lo deve bere…

1 Commento a “Argiolas 2 / Franco e la vigna”

  1. D'Artagnan scrive:

    Mi dispiace intervenire su questo argomento. Mi spiace solo perchè a Franco Argiolas noi sardi dobbiamo tanto.
    Però Franco ha confuso: la biodinamica con il biologico. Sono due cose diversissime e quando non si conoscono gli argomenti è sempre bene non dare pareri.

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