Incredibile Matteu
Conosco Bastiano Ragnedda da quasi 30 anni e so bene quanto ama tirare fuori dal cilindro la genialata quando meno te l’aspetti: gli piace sorprendere e quasi sempre gli riesce! Inventore di un altro bianco che ha segnato la storia del vino italiano, il Capichera oggi seguito dai figli, nel 2007 ci ha regalato una bottiglia della quale già si parla tanto.More… Il Matteu è il frutto dell’omonima vigna posizionata in una collina di granito sopra il borgo di Cannigione, in comune di Arzachena. Come avrete notato dalla foto sotto il titolo, scenario mozzafiato, dominio assoluto del Golfo di Arzachena, dell’entroterra della Costa Smeralda e dell’Arcipelago de La Maddaalena ma, soprattutto, terreno sabbioso/granitico, insolazione continua e vento marino costante e purificatore. In queste condizioni pedoclimatiche che è riduttivo definire ottimali non poteva che venir fuori un vino del quale è difficile scrivere in maniera sobria e distaccata : una sintesi di tradizione e modernità particolarmente azzecata con in più tutta una serie di sfumature organolettiche che lo fanno andare oltre il concetto di vermentino ben riuscito. Avvertenza: consiglio sempre di non raffreddare eccessivamente i vini, sia banchi che rossi, ma su questo in particolare non andate sotto i 13 gradi, pena il massacro dei profumi e dei retrogusti minerali dei quali questo vino è ricchissimo.
MATTEU 2006
Vino da Tavola
Altacutena srl – Arzachena (Ss)
Assaggio del 10.01.08
Alla vista un seducente giallo paglia carico con nuances dorate e densità convincente.
Naso largo e aristocratico: su una base di confettura di frutta esotica si rincorrono riconoscimenti di mirto fiorito e ginestra; nella parte più complessa del corredo olfattivo la fanno da padrone tutta una serie di suggestioni minerali di roccia calda e idrocarburi che me lo hanno fatto accostare a certi grandi bianchi della Cote du Rhone. Nel palato entra con passo sicuro prendendo possesso della cavità orale con elegante arroganza: frutto carnoso con primi richiami ai riconoscimenti nasali; grasso e allo stesso tempo setoso sviluppa armonia grazie a una nota acida garbata sorretta da quella grande sapidità che è forse l’elemento più caratterizzante di questo vino. Sensazioni retronasali ricche di frutta secca, note agrumate e vaniglia. Finale fluido e di pulizia.
A tavola con: primi piatti salsati a base di crostacei (anche piccanti); tonno alla griglia; agnello in umido al finocchietto; formaggi vaccini di media stagionatura.
Valutazione dell’appagamento: 96/100
Riferimenti Onirici: gnomi galluresi vaganti per querceti in piena euforia alcolica.
1 febbraio 2008 alle 09:47
Matteu, lu inu mandatu da Deu!
1 febbraio 2008 alle 11:37
ciao tony! ma lo hai davvero assaggiato o per deformazione professsionale non riesci a fare a meno di creare slogan? (per chi legge tony è un bravo grafico pubblicitario…)
1 febbraio 2008 alle 17:54
Caro Piero, perfetta la tua analisi di degustazione di questo vino che amo alla follia. Pero’ siccome ognuno, come Freud insegna, c’ha i sogni che il suo subconscio gli impone i miei riferimenti onirici legati a questo vino sono: una bionda ed efebica donna nord europea sdraiata, nuda e bagnata, sugli scogli di granito arroventati dal sole di una gallura pre turistica dei primi anni sessanta. Un solo sorso di Matteu dopo una breve olfazione e, come in una dissolvenza incrociata, il mondo che mi circonda sparisce e questa immaggine mi appare splendente!
1 febbraio 2008 alle 19:29
Caro Piero, purtroppo non l’ho ancora assaggiato, ma le tue evocative parole me ne hanno fatto sentire gusto e profumi. Circa lo slogan, poichè non vorrei venire citato in causa visto il lavoro che faccio, devo onestamente confessare che l’ho copiato. Campeggiava infatti su un post-it giallo attaccato alla cassa di una bella enoteca di S. Teresa di Gallura facendo onore alla pazzoide ironia dei lungonesi.
22 marzo 2008 alle 15:37
vino troppo caro, anche i sogni hanno un prezzo…..ma quando si esagera diventano incubi…
23 marzo 2008 alle 11:44
Si è caro ma io ho fatto la scelta di segnalare dei vini, aldilà del prezzo.
Entrare nel merito della politica di vendita delle aziende, all’interno di una degustazione, renderebbe tutto più complicato e, soprattutto, non è mio compito. Io assaggio e riporto le sensazioni e le emozioni, se ce ne sono, che provo. Poi sta a voi commentare e ti ringrazio di averlo fatto. Buona Pasqua.
23 settembre 2009 alle 12:30
In quanto al vino non mi posso pronunciare,in quanto astemio , e poi nella mia pizzeria non si vendono questi tipi di vino , pero’ ,essendo appassionato di fotografia,ti posso consigliare di cambiare la foto esistente con una che possiedo io , misure : 40 cm x 8 metri.
Se interessato rispondimi : usaiole@tiscali.it
3 maggio 2011 alle 20:52
Grazie al fraterno amico Dante, ho potuto assaporare questa delizia per il palato e per lo spirito….per me una sola parola: MISTICO…..!!!!
17 maggio 2011 alle 09:40
Ho assaggiato il 2005 da poco, grande sapidità, ancora una nota acida nonostante gli anni, corredo olfattivo suggestivo ed esotico ( non di frutta ma di posti lontani dalla sala del ristorante ).
Abbiamo avuto difficoltà nel pensare all’abbinamento…
cosa mi consiglieresti ???
17 maggio 2011 alle 10:18
è da un po’ che non sento il 2005 e perciò non ho idea di come si sia evoluto…. immagino che insieme alla freschezza che tu rilevi sia aumentata anche la nota minerale… lo proverei con carni bianche, formaggi saporiti ma non troppo avanti con la stagionatura, risotti neri, primi a base di verdure ma speziati….