Fiorella e il suo naso…

23 dicembre 2008  |  di Piero Careddu

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Il profumo vive nel tempo, ha la sua giovinezza, la sua maturità e la sua vecchiaia. E soltanto se emana un aroma ugualmente gradevole in tutte e tre queste età della vita si può definire riuscito.” (P. Suskind – Il Profumo)
Uno dei motivi che mi ha fatto invaghire del cibo e del vino, e li ha fatti diventare compagni inseparabili della mia quotidianità, è l’amore per gli odori e la consapevolezza dello smisurato potere di comunicazione e suggestione che si portano dietro. Creare il proprio archivio olfattivo è un lavoro di anni che può nascere solo da una grande e spontanea passione verso odori di ogni genere; una scelta piacevole, quasi una necessità, di soffermarsi a sentire col naso ogni sentore nuovo e inserirlo nella memoria per trovarsi pronti in qualsiasi momento a provare quel piacere sottile che è il riconoscimento e il conseguente meccanismo del ricordo e del racconto.

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Mi considero un privilegiato ad essermi imbattuto in una passione così legata alla natura e sulla quale c’è poco da studiare e molto da impegnarsi in un ascolto quotidiano di tutto quello che coinvolge l’apparato olfattivo.
Conosco Fiorella Ferruzzi da tanti anni e non solo per avere avuto il piacere di averla  diverse volte ai miei tavoli; volto televisivo molto noto per la sua presenza in diverse reti regionali importanti, poetessa con diverse pubblicazioni alle spalle e in definitiva donna culturalmente attiva e impegnatissima. Ho scoperto con grande sorpresa, dopo averla incontrata in quella trappola che è Facebook (di cui tutti parliamo male ma tutti ci siamo dentro…), che negli ultimi anni è diventata anche un “naso”, una di quelle persone che hanno studiato per creare essenze e profumi; io che sognavo da anni di conoscere uno di questi personaggi, già lo conoscevo senza saperlo. Erano passati neanche due minuti e già le avevo ordinato due profumi su due tematiche completamente diverse e devo dire che ci ha preparato due lavori meravigliosi; il mio l’ho spruzzato su un fazzoletto da tasca e, ormai da due giorni, ne seguo l’evoluzione ora per ora; un cambiamento continuo e un divenire sempre più verso un eleganza quasi ipnotica. All’inizio il sandalo spadroneggiava con quell’arroganza che gli è tipica, ora convive in assoluta armonia con le note agrumate e di incenso insieme a tabacco e fiori secchi… Che dire? Sorpreso e rapito da tantà abilità artigiana non posso che augurare a Fiorella che questa sua nuova arte non resti troppo di nicchia e intanto mi godo il mio profumo “su misura”.

FIORELLA FERRUZZI: fiorellaferruzzi@yahoo.it

5 Commenti a “Fiorella e il suo naso…”

  1. tamara scrive:

    Mitico Piero lo sapevo ke Il profumo di suskind era il libro ke ci legava…dopo la scoperta di quella lettura ank’io ho cominciato a capire il vero potere ! E come non miskiare quel potere con il cibo, il bere e il vivere?
    Brindo dunque alle sante folgorazioni con un misterioso “pergole Torte” del 93′ in un tuffo di violette e lamponi……

  2. piero scrive:

    Azz! e ti permetti un Pergole Torte (per giunta del 93) all’ora dell’aperitivo?
    C’è qualcosa che non torna :-)

  3. fiorella scrive:

    che parole meravigliose e che onore mi fai piero tu che sei un vero intenditore!!un abbraccio all’elicriso a te e laura!!

  4. Gianluca scrive:

    Avevo lasciato i ricordi di profumi dell’infanzia nascosti nei cassetti pieni della memoria.
    A volte, come per le cose che hai smesso di cercare da tempo, spuntano fuori come meno ti saresti aspettato.
    Due parole lette, e mi sono ritrovato tra le mani il sacchetto caldo caldo di caffè appena macinato, comprato al mokador e accompagnato fino a casa con il naso appiccicato. Arrivavo ebbro e impaziente: mamma, quando mi mandi di nuovo a comprarlo?
    Oggi il profumo della terra bagnata, a stare attenti, si sentiva.

    Da domani riscoprirò l’olfatto.

  5. augusto chirri scrive:

    sono ancora stordito, piacevolmente, dai tuoi profumi.

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