Ascoltate, bevete e ribellatevi. Lux e Prosecco Costadila
Finalmente anche Sassari e la Sardegna hanno il loro gruppo folk postindustriale per il terzo millennio. Roba spiritata, da sito industriale dismesso e inquinato, da città deturpata all’epoca del bioprecariato nella quale sono la vita e l’affettività a essere assoggettati al capitale prima e più del lavoro. La reazione feroce ad “una generazione di codice a barre” dove “il cazzo di gomma cerca la fica di plastica”. Si chiamano LUX e sono Luca Usai alla voce e alla chitarra acustica e Matteo Anelli al cajon.
Ma la loro interpretazione dello zeitgeist acustico degli anni zero, di questa voglia di tornare all’essenza primigenia che caratterizza la musica migliore dei nostri tempi, li differenzia e molto dai neo freakettoni newyorkesi che cercano nel folk degli Appalachi e nel folk revival degli anni ’60 gli arnesi per parlare dell’oggi. Se un paragone viene in mente è con il gruppo rivelazione dell’anno appena trascorso, il Pan del Diavolo e con il loro “All’osso”, il miglior disco italiano del 2010. Solo che quando i LUX hanno inciso in presa diretta questo loro sballato e magnifico “13” ( come il numero delle tracce del disco, come il loro giorno di nascita, come i mesi trascorsi dal loro primo concerto al momento dell’incisione), dei Pan del Diavolo non avevano mai sentito parlare. LUX sembrano piuttosto essersi dotati degli arnesi ideali per creare un suono e un messaggio che potevano nascere solo qui ed ora, raccattando scorie nell’universo infinito della musica d’autore italiana più deviante da Andrea Tich a Fausto Rossi. In più i LUX con una voce, una chitarra acustica ed un cajon – suonato con inaudita intensità e originalità – sanno essere devastantemente rock come dimostrano l’inno all’autonomia e alla forza della soggettività di “Tentazioni” e “Destabilizza”, quasi degli Aftehours scarnificati ed essicati. Alla nostra direttrice Barbara Vargiu fanno venire in mente il suono acustico, scarno e minimale delle filastrocche disperate di uno dei più grandi gruppi degli anni ’80: i Violent Femmes. E non sbaglia di molto. Ma c’è dell’altro, come il Battisti in acido di “Proteggimi” o le acque lente e limacciose della psichedelica “Muoio”. E poi c’è “Schiavo”, isterico capolavoro che piscia in faccia all’etica e all’estetica del lavoro. Mai sentita una così essenziale, perfetta e vitalistica sintesi in musica del rifiuto del “lavoro morto”. Insomma un disco della madonna, bello come una molotov sopra un blindato e una assoluta rivelazione che chiede per i LUX lo spazio e il posto che meritano nella scena musicale italiana.
In abbinamento il meraviglioso Prosecco biodinamico dei Colli Trevigiani dell’Azienda Costadila. Il mitico Mauro Lorenzon lo vinifica con metodo arcaico e senza chiarifiche. Il vino fermenta spontaneamente con i propri lieviti indigeni e matura in bottiglia senza aggiunta di enzimi e solforosa. La bottiglia si presenta con granulosi sedimenti sul fondo. A voi scegliere se scaraffarlo lentamente separandolo dai lieviti godendo della trasparenza e del bellissimo perlage bevendolo come fosse un tradizionale Prosecco. Oppure versarlo nel bicchiere direttamente dalla bottiglia, guardandolo passare lentamente da limpido a torbido man mano che i sedimenti precipitano. O, infine, optare per quello che Lorenzon chiama metodo “tutto fondo”, quello che preferisco e che rende perfetto l’abbinamento con il disco di LUX: rovesciate la bottiglia ben fredda ancora tappata e poi versate nel bicchiere. E giocate con la differenza tra quello che le pupille promettono e le papille colgono. Negli occhi un vino che da biondo si fa scuro. In bocca Il friggere sensuale delle bollicine e l’incredibile contrasto con l’amarognolo che dà a questo vino ribelle un gusto unico. Ascoltate, bevete e ribellatevi. Salute!
28 marzo 2011 alle 03:44
Complimenti!!!! Comunque dal 1999 per la cronaca esiste un etichetta macomerese che si occupa di folk ed industrial(Maqom,Hermetic Brotherhood of Luxor,ect…) ed ha avuto passaggi e ottime recensioni su riviste e radio nazionali ed internazionali. Giusto una piccola precisazione…www.trasponsonic.net
28 marzo 2011 alle 03:58
ma lo avete sentito il disco? mha…