Archivio della Categoria Canzoni ubriache

International POPular Group, international popular wine: Nasodoble e Dettori bianco 2007

7 luglio 2010  |  di Antonio Canu

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A vederli dal vivo durante la presentazione del loro nuovo lavoro “Perigolosi” i Nasodoble sembravano un  gruppo di rock psichedelico degli anni ‘70. Anzi, tacendo delle influenze colte di certa musica contemporanea e dello spirito zappiano – beefheartiano che va a braccetto con disinvoltura con la migliore tradizione della canzone d’autore italiana e a voler essere maniaci delle etichette,  un gruppo psic-prog-jazz-folk rock. (continua…)

Robba verde: De Grinpipol & Grasshopper cocktail.

12 maggio 2010  |  di Antonio Canu

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Narra la leggenda che all’inizio i cinque sballati uomini verdi che compongono la band sassarese De Grinpipol fossero una cover band dei Motorpsycho. E, se non fossero così pelosi, meriterebbero per questo baci in bocca, chè non è da tutti fare covers dei geniali pazzi di Trondheim. (continua…)

Deus & XX Bitter: la birra e la musica più amare del Belgio

19 aprile 2010  |  di Antonio Canu

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“Avant-grunge”, “art-rock”, “folk, free jazz, punk e noise”, “Capitain Beefheart, Nirvana e Velvet Underground”, “John Coltrane, John Cale e Sonic Youth”, “Frank Zappa che suona con Pavement e Pixies”, “Tom Waits che canta i De La Soul”. Sono solo alcuni dei generi delle definizioni e dei paragoni, peraltro in gran parte azzeccati, che la stampa specializzata scomodò nell’inutile tentativo di definire la musica di “Worst Case Scenario”, disco d’esordio dei Deus, cinque ragazzi di Anversa che misero il Belgio sulla carta geografica del rock alternativo degli anni ’90. (continua…)

Scékinà & Tuvaoes: reggae psichedelico e vermentino di Usini.

8 marzo 2010  |  di Antonio Canu

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Cosa sarebbe successo se i Pink Floyd avessero registrato con Augustus Pablo nella stanza dell’echo dello studio di King Tubby? Probabilmente qualcosa di molto simile al reggae psichedelico della lunga e bellissima “Intro” del nuovo cd degli Scékinà. Giunta alla terza prova la band sassarese sembra aver raggiunto la piena maturità ed uno stile che, inglobando molti dei sottogeneri della musica jamaicana, riesce nella difficile impresa dell’originalità. (continua…)