Archivio della Categoria Canzoni ubriache

Canzoni Ubriache: la playlist 2016

11 gennaio 2017  |  di Antonio Canu

Non mi piace fare la playlist musicale dell’anno appena trascorso quando ancora non è trascorso. Un tempo anche i giornali musicali la facevano a gennaio, oggi la trovi nel numero che esce ai primi di dicembre dell’anno interessato. Io faccio sempre fatica a far entrare tutti i dischi che mi sono piaciuti nell’anno nelle canoniche 10 posizioni (che infatti nella playlist qui sotto sono 11 e non 10) e dunque continuo a cambiarne qualcuno ogni giorno rischiando di continuare a farlo fino a giugno (e “Tooth” dei Raime non lo metti? E gli ultimi di Motorpsycho e Nick Cave? E il “Pablo” di Kanye West? E i ritorni super di De La Soul e Tribe Called Quest? E PJ, i Radiohead  ……..). (continua…)

Strappi nell’anima: Alessio Bondì e il Rose’ di Pusole

1 settembre 2015  |  di Antonio Canu

Dopo un disco sardo abbinato ad un vino siciliano nella scorsa puntata di “Canzoni Ubriache”, il caldo, la stagione, le coincidenze astrali hanno voluto che un disco siciliano trovasse sulla sua strada un vino sardo per l’ideale abbinamento. Due novità assolute che si sono rivelate, e si riveleranno sempre più in futuro, due assoluti classici: “Sfardo”, esordio discografico del palermitano Alessio Bondì e il Rose’ 2014 dell’ogliastrino Roberto Pusole. (continua…)

IL FIUME DEL GENNARGENTU E IL VINO DI ANNA

4 maggio 2015  |  di Antonio Canu

Non so che viso abbia né come si chiami, quanti anni abbia visto, di che colore i suoi capelli. So solo quello che ho sentito: sei brani di spettrale  country-backwood-rural blues pubblicati con il moniker River of Gennargentu all’inizio del 2015 in cento copie numerate di un mini cd intitolato “Taloro Ep” inciso per quei fenomeni della Talk About Records. (continua…)

BELLI, ECCITANTI E SFACCIATAMENTE DERIVATIVI: I NUOVI LUX E IL MOSCOW MULE

27 gennaio 2015  |  di Antonio Canu

Me ne stavo bello tranquillo, in piena botta nostalgica leccandomi le ferite dovute al rientro da un recente viaggio, a farmi cullare da un triplo cd che raccoglie le migliori canzoni messicane dei primi decenni del secolo scorso, ancora nel naso ed in bocca aromi e sapore intenso ma raffinatissimo della Tequila reposado artigianale che Don Fernando offre solo ai veri appassionati a Mahahual, estremo sud del Quintana Roo davanti al mare del Caribe, quando mi arriva l’advanced press tape del nuovo cd dei Lux.
Un forte calcio in culo di puntazza dato con gli anfibi che mi riporta alla realtà. (continua…)