Archivio della Categoria Assaggi vini

PODEROSO GAINU 2012

23 luglio 2013  |  di Piero Careddu

GAINU 2012
Isola dei Nuraghi i.g.t. – Cantina La Poderosa – Thiesi

Attendevo con una certa ansia la seconda prova di Gainu, vino che mi procurò bei brividi la prima volta che ci incontrammo. I giovani proprietari de La Poderosa, Tore e Alessandro, continuano con ancora maggiore entusiasmo la loro avventura nel difficile mondo del vino affrontando a testa bassa ostacoli e difficoltà tra crisi economica, ignoranza e gelosie che non mancano mai in quell’ambientaccio. La serietà e il volare bassi non può che portare a risultati sempre più incoraggianti. I due personaggi hanno scelto la strada del rispetto dell’ambiente e i loro vini parlano e raccontano come creature vive di lavoro, campagna, sole cocente e pioggia. (continua…)

vernacce che resistono

13 luglio 2013  |  di Piero Careddu

TERRESINIS 2012
Vernaccia della Valle del Tirso igt - Cantina Sociale della Vernaccia – Oristano

Diventa sempre più difficile star dietro a tutte le novità enologiche che si succedono anno dopo anno. I produttori spuntano come funghi ed inevitabilmente io sono sempre al palo e in arretrato. Se poi aggiungo al tutto la mia pigrizia e l’insofferenza verso un mercato fin troppo saturo ecco che si spiega il perché mi sfuggono vini interessanti come quello assaggiato oggi il cui produttore è un pezzo di storia di quel territorio. (continua…)

LA GALANIA

30 aprile 2013  |  di Piero Careddu

GALANIA
Cantina Gostolai di Tonino Arcadu, Oliena.

Galanìa in logudorese significa classe, eleganza, bellezza. Questo è il nome di questa nuova bottiglia di Tonino che con coraggio imprenditoriale che non gli conoscevo esce dalla “routine” barbaricina e si confronta con uve, non solo non appartenenti alla sua tradizione, ma addirittura non allevate da lui. Galanìa è infatti frutto di un geniale assemblaggio tra due vinificazioni separate , effettuate da Tonino nella sua cantina, di due antichi e poco conosciuti vitigni del nord-Sardegna: l’Arvesiniadu di Bono e l’Alvarega di Ozieri. Il risultato è un vino di grande “galanìa” che ha, cosa rara in un vino sardo, tutti i numeri per coprire l’accostamento di tutte le portare di un pranzo o cena. Impatto visivo-cromatico che parla di colore giallo oro nuovo con nuances topazio e massa densa. Naso incantevole. Delicatezza che trasuda personalità: una base di mela stramatura accoglie suggestioni di confettura di albicocca con note di mandarino; qualche sentore evoluto di vaniglia e cannella chiude su un ultimo ricordo di mineralità. In bocca si allarga con trama di cashmere. Zuccheri residui presenti danno una importante rotondità che ha come antagonisti una buona acidità e un determinante apporto di sali minerali. Frutto grasso e masticabile con un finale lungo che richiama il sorso successivo. A tavola può accompagnare qualsiasi portata a patto che si tratti di piatti saporosi e/o speziati. Zuppe di pesce con presenza agliacea. Pesci alla griglia. Formaggi sapidi di media stagionatura. Gelati alla frutta.

Vermentino con Carignos

29 giugno 2012  |  di Piero Careddu

IL PIACEVOLE RITROVARSI CON ANTONIO LISCA E I SUOI VINI.
Conobbi Antonio Lisca a metà anni 90. Era appena uscito il suo Metodo Classico da vermentino e cannonau: primo e per anni unico esperimento in Sardegna nel suo genere. All’inizio era un vino con tante cose da mettere a posto ma il solo averci provato era motivo di incoraggiamenti e applausi per il coraggioso vignaiolo apparso dal nulla. Poi nel giro di due o tre vendemmie Antonio, appassionato studioso della materia, è riuscito ad affinare questo particolare spumante al punto di portarlo a gareggiare, per finezza e carattere, con il meglio della spumantistica globale senza complessi d’inferiorità! A conduzione prevalentemente famigliare, l’Azienda Agricola Lisca nasce nel 1993 e va avanti per diversi anni con la sola produzione del Metodo Classico. I vigneti, tutti in territorio di Ittiri, sono dislocati in diverse posizioni con altitudini che oscillano tra i 450 metri, per i terreni a sfaldamento di trachite, fino ai 250 di quelli a suolo calcareo-argilloso dai quali provengono le uve del Vermentino Carignos che ho assaggiato oggi per voi.

CARIGNOS 2010 – Isola dei Nuraghi i.g.t.
Prodotto da un 97% di uve Vermentino, il Carignos si presenta alla vista con un colore giallo chiaro brillante e di buona densità. Il naso colpisce per le inequivocabili sensazioni varietali che sono il primo eccellente biglietto da visita: la sensazione di bere un vermentino tipico che ti predispone positivamente per il proseguo della degustazione. Su calde note di fiori gialli primaverili nel pieno della fioritura, si sviluppano tipiche suggestioni di frutta molto matura a polpa bianca. A non rendere stucchevole il corredo olfattivo contribuiscono delle leggere note minerali che ne determinano la definitiva eleganza. A conferma che la classe di un vino non è data dalla ricerca forzata ed esasperata di profumi esotici che non appartengono al terroir sardo. In bocca conferma quel particolare stile aristocratico di campagna: netto, essenziale ma forte nell’ingresso che abbraccia il palato con il frutto che riemerge con aromi e sapidità. Equilibrio e sapore sono le parole chiave di questo assaggio che ti fa ritrovare in bocca tutto quello che il naso aveva rilevato. Finale lungo che richiama con urgenza il bicchiere successivo.
A tavola con tutta la grande cucina di mare; da tutta la gamma dei conchigliacei crudi o a zuppa, pesci fini alla griglia, minestroni estivi fino ai formaggi pecorini a pasta molle della tradizione sarda.

LISCA s.s.
Via Delogu, 89
07044 Ittiri
01608680904
Tel/Fax 079-442612
Cell. 339-2290358