Archivio della Categoria Le ricette di Taribari

Tentazione Fusion…

12 dicembre 2008  |  di Piero Careddu

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Ogni tanto bisogna staccare dalle proprie scelte ideologico/culinarie e aprirsi a nuovi afrori, esplorando quel territorio affascinante che chiamano cucina fusion. La notte scorsa mi sono svegliato sognando qualcosa che nobilitasse i miei amati fagioli neri e lasciasse spazio a quel pesce così importante nella cucina mediterranea e iberico-atlantica che è il baccalà; così è nato:

VELLUTATA DI FAGIOLI NERI PROFUMATI AL CUMINO CON TOCCHI DI BACCALA’ SCOTTATO SULLA GRIGLIA E OLIO DI SENEGHE (continua…)

Gamberi, tempura e nocciole…

9 dicembre 2008  |  di Piero Careddu

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 CON QUESTA RIESCI A FAR CREDERE DI ESSERE UN GRANDE CUOCO

 Riprendiamo con le ricette facili facili, di quelle che però ci fanno fare un figurone con gli amici; questa è un gioco di equilibri dolci/salati/aromatici che ha il vantaggio di avere anche una presentazione ruffiana; si chiama SPIEDO DI GAMBERI ROSSI DI ALGHERO SCOTTATI SULLA GRIGLIA CON VERDURE CROCCANTI IN PASTELLA E CREMA SALATA DI NOCCIOLE… (continua…)

Pellizzas! magia pattadese…

10 novembre 2008  |  di Piero Careddu

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 UN SABATO DI ARCHEOLOGIA ALIMENTARE (PRATICA) IN CANTINA

Sabato scorso, otto di novembre, sono stato a Oliena in occasione dell’interessante Convegno dal titolo “L’Agroalimentare nella civiltà nuragica” organizzato dalla Cantina Gostolai e popolato di autorevoli relatori; mi rendo conto che i temi annunciati nelle locandine dei convegni fanno paura e lasciano presagire reazioni da dose letale di morfina; (continua…)

Il Mojito dentro il dolce.

5 novembre 2008  |  di Piero Careddu

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 SFOGLIA CON CREMA AL MOJITO, CIOCCOLATINO AL RON E SCIROPPO DI FRUTTI DI BOSCO.

Durante un fine serata della passata estate, dopo una massacrante giornata di lavoro, osservavo con un bichiere in mano e un sigaro che si consumava lentamente, il modo di bere monotematico dei giovani: mojito, cuba libre, cuba libre e mojito insieme a qualche altro intruglio colorato che giovani barman sudati preparavano con gestualità nevrotica. Meno male che c’era il mio amico Marco Porcelli che ogni tanto tirava fuori qualcuna delle sue magie: Marco è uno dei più grandi barman che abbia incontrato sulla mia strada e ne ho visti…! (continua…)